Valore educativo e metodo dei testi di danza del 1700
Se analizziamo i testi di teoria del diciottesimo secolo, possiamo intuire come il valore educativo della danza ed il suo mud operandi di strumento artistico dedito all’imitazione della realtà, siano veramente importanti.
Tramite questi testi teorici del 1700, questi aspetti importantissimi, vengono spesso riconosciuti negli insiemi scientifici dei comparti di analisi, ed inoltre, in un peculiare stile di creazione nell’organizzazione artistico-illustrativa.
L’Obiettivo primario di questi scritti era quindi fornire allo studioso, una forte trama basata sulla teoria, ed infine sviluppata su un preciso ed esauriente insieme di dettagli inerente alle sapienze dell’anatomia umana, ma non solo…
I testi fornivano anche tantissimi elementi esplicativi di integrazione riguardanti la musica e la cultura inerenti alla danza che si andava a studiare, tanto da essere così la stessa danza, tranquillamente paragonabile a qualsiasi altro tipo di disciplina di studio accademico del tempo.
Nei testi di danza specifici di questi periodi storici, vennero introdotti persino nuove indicazioni e componenti grafici innovativi, il più delle volte posti in parallelo o sovrapposti agli elementi costituiti dalle immagini tecniche (parliamo ovviamente di disegni fatti a mano o rappresentazioni stilizzate, ma sempre disegnate, le fotografie ancora non esistevano).
Su queste basi, vertiranno poi la stragrande maggioranza delle tecniche innovative dei maestri di danza, che videro la luce durante il corso del secolo.
Il risultato definitivo era quindi il profondo utilizzo dell’aspetto visuale messo in parallelo per la prima volta alle descrizioni tecniche delle stesse figure.
In questo modo la spiegazione iniziava ad essere sempre più esplicativa e capibile anche sotto l’aspetto figurativo.
Vari di questi scritti possono essere ritrovati anche durante il secolo successivo, presso la Scala di Milano, metodi a cui fanno ricorso tantissimi istruttori di danza allora molto conosciuti.
Alcuni di questi maestri, di fama internazionale, misero ad un livello alto di importanza all’interno dello studio del ballo, il profondo rapporto paritario tra artisticità nel contatto creativo e l’analisi anatomica e scientifica del medesimo movimento.
I testi di danza dal 1820 in poi
Per questo attorno al 1820 possiamo ritrovare testi di danza all’interno dei quali, alle spiegazioni notiamo affiancate le illustrazioni, le quali si occupano prevalentemente nel comunicare, attraverso l’immagine, un’ampia gamma di dettagli e di concetti, di piccole variazioni distinguibili solo se raffigurate ed altro ancora…
Il Gusto del modello estetico legato alla storicità ed archeologia Italiana delle antiche città perdute, come quella di Pompei, si fonde assieme allo stile di ricerca scientifica incluso ed utilizzato dai grandi scopritori, inventori e scienziati.
Questi antichi testi del 1700 ispirano tutt’oggi lo stile descrittivo dei nuovi libri dedicati alla maestosa tecnica della danza.
Ancora oggi, infatti, i testi di tecnica della danza attuali, cercano di trasmettere attraverso il loro linguaggio, un programma conoscitivo perennemente predisposto sulla pratica; manifestando entrambi i tipi di esperienza della tecnica teorica e della sperimentazione pratica, elementi univoci del metodo di apprendimento.
Attraverso questa tecnica, i migliori testi di tecnica del ballo, utilizzano dunque in gran parte il valorizzante strumento del sunto visivo, molto più diretto, plastico ed esplicativo, se e quando cerchiamo di spiegare il movimento.