Prevenzione e psicologia negli sport e nelle danze professionali o amatoriali
Che si tratti di danza o di sport in generale le visite mediche non debbono mancare, questo perché prevenire è meglio che curare…
Questo è un concetto familiare, strausato e conosciuto persino dalle più antiche forme di pubblicità ;-).
Ma è anche un concetto importante.
Chi pratica danza o sport, a tutti i livelli, deve fare degli accertamenti tramite visite mediche che attestino l’esistenza di requisiti per praticare sport e a quale livello, senza alcun tipo di futura problematica.
Normalmente la prima cosa che viene chiesta all’individuo che vuole iniziare a fare sport è un certificato di sana e robusta costituzione rilasciato anche dal medico di base in seguito ad una normale visita ambulatoriale.
Tuttavia chi decide di dedicarsi ad attività fisiche più impegnative deve fare esami più approfonditi, come per esempio elettrocardiogrammi di base e sotto sforzo.
Ad esempio: chi è iscritto ad una normale associazione sportiva dilettantistica (a.s.d.), può farsi rilasciare dal proprio medico curante o da uno studio specializzato, il certificato per idoneità all’esercizio per attività sportiva non agonistica, il quale prevede una normale visita di routine abbastanza superficiale, con elettrocardiogramma basale (non sotto sforzo)..
Mentre invece per tutti quelli che volessero iscriversi a discipline sportive agonistiche (quindi professionali), dovranno passare una certificazione basata su esami un poco più scrupolosi, tra i quali troviamo appunto quello dell’elettrocardiogramma sotto sforzo ed anche quello della capacità polmonare.
Di base però sia la danza che alcuni altri sport di varia natura sono adatti a tutti, anche chi ha avuto problemi di salute (ad esempio legati al cuore) può affrontare queste discipline seguendo le indicazioni del medico e limitandosi ad un allenamento specifico.
In generale, poi, quando si danza o sport bisogna osservare delle semplici regole comportamentali: per esempio la dieta che deve essere varia ma equilibrata e che deve assicurare la giusta quantità di proteine, zuccheri e sali minerali.
Altro aspetto fondamentale per prevenire dolori e anche traumi dovuti all’allenamento è quello della preparazione: prima di iniziare il vero allenamento bisogna fare riscaldamento e una volta finito invece è necessario lo stretching per distendere i muscoli.
Questi accorgimenti aiutano ad allenarsi in modo sicuro e proficuo.
Psicologia dello sport
La psicologia dello sport è una specializzazione della psicologia applicata e delle scienze dello sport.
Tale disciplina si impegna a studiare tutti quei fattori che portano a conoscere i metodi per guidare al meglio la prestazione motoria e per trovare le motivazioni da suggerire per incrementare gli effetti dell’allenamento.
Un buon training infatti è sostenuto da una condizione psichica che supporta positivamente l’attività fisica.
Gli atleti professionisti richiedono spesso il consulto con lo psicologo sportivo per ottenere un miglioramento nelle prestazioni, ma anche per avere un supporto nel gestire lo stress agonistico, dovuto alla pianificazione delle gare oltre che alle aspettative proprie e dell’allenatore.
Ma la psicologia sportiva è un insegnamento utile per gli allenatori e i dirigenti sportivi e può essere importante soprattutto quando la preparazione atletica viene iniziata in età infantile per trovare il giusto sprone verso l’allenamento.
Esistono anche delle tecniche collaudate che lo psicologo sportivo può attuare per preparare psicologicamente gli atleti (goal setting, allenamento ideomotorio, visualizzazioni, identificazione della zona individuale ottimale di funzionamento, pianificazione del pre gara e della competizione, pensiero positivo, incremento delle abilità interpersonali e della coesione di gruppo).