Il Teatro visto anche come una terapia nel libro di Walter Orioli
Una terapia che non è nata come terapia ma capace di scoprire una parte inesplorata di noi stessi e superare le proprie nevrosi.
La Teatro Terapia viene ben menzionata e spiegata all’interno del libro di Walter Orioli.
“Far teatro per capirsi” – di Walter Orioli (psicologo e psicoterapeuta).
Questo libro crea curiosità, voglia di immergersi nello studio del teatro e della teatroterapia.
Scritto con passione ed entusiasmo.
Ci sono molteplici connessioni con altre discipline che appaiono lontane dal teatro, ma Orioli partendo dalla psicologia teatrale ci porta con dolcezza e logica ad incontrare la magia, la terapia e la religione.
Un viaggio più che affascinante, un lavoro su se stessi dotato di concretezza e azione, elementi difficili da trovare in altri percorsi di crescita molto di moda negli ultimi anni ( Programmazione Neuro Linguistica, il Reiki, ect).
La bibliografia del libro è molto ampia (cinque pagine):
- Teatro, psicologia, esoterismo
- Psicologia
- Etnografia e antropologia
- Teatro di ricerca e ritualità
La divisione bibliografica è un ottimo strumento per coloro che vogliono approfondire aspetti particolari dello studio della teatroterapia o della psicologia del teatro.
Diviso in cinque capitoli e dotato di 21 schede di approfondimento di cui 14 pratiche che comprendono: il massaggio, la respirazione, il suono vocale, l’uso della voce, la presenza scenica, l’immedesimazione, il rilassamento e la bioenergetica.
Di particolare interesse il capitolo sulle terapie di riferimento: viene presa in esame l’arteterapia, lo psicodramma, la bioenergetica, la dance therapy, la biodanza, la musicoterapia e la meditazione (terapie antistress). In questa ottica il lavoro del teatroterapeuta appare di notevole interesse per la comunità.
La possibilità di beneficiare di diverse azioni terapeutiche nel “giocoso” contesto del teatro è un’alternativa piacevole se confrontata al “grigiore” della singola azione terapeutica.
Intendiamoci la teatroterapia non è un mix di altre terapie, è un esperienza con molteplici facce su alcune delle quali possiamo proiettare terapie di riferimento, ma l’esperienza rimane l’unica modalità per confrontarvi con questo modello terapeutico.
Consiglio: cercate nella vostra città un laboratorio di teatro.
Verificate la formazione dei conduttori con delle domande semplici o con un’esperienza diretta, la bravura degli insegnanti sta nell’immedesimarsi nello stato d’animo del nuovo partecipante, mettendolo a proprio agio e facendolo sentire subito parte del gruppo.