Il ruolo di Jean-Baptiste Lully nella Opéra di Parigi
Parecchi anni prima del suo ritiro ufficiale dalla scena artistica del ballo di corte, Luigi XIV fece in modo di dare continuità al balletto francese, rilasciando provvedimenti aventi forza di legge, emanati dallo stesso Re nel 1661, senza l’approvazione di nessun organo di Consiglio, a favore della nota Accademia Reale della Danza.
Gli scopi principali della scuola reale di danza, erano rivolti nel far accrescere la già grande qualità di insegnamento, supportata da ben 13 insegnanti accademici di spessore ed inoltre, di stabilire i legami ed i principi scientifici legati al ballo, per inserirli infine in manuali ancora oggi utilissimi all’occorrenza.
Non solo, l’accademia servì in un primo momento e poi anche nel corso della sua vita, nella formazione stessa dei danzatori professionisti che dovevano prestare servizio a Corte, coloro che si esibivano dinanzi agli occhi del Re, e di perfezionare in maniera assai minuziosa quelli già esperti.
Presso gli uffici di questo imponente organo artistico, era inoltre possibile consultare un enorme registro di tutti i più grandi artisti e docenti della capitale francese, accorpati ad ogni loro professione o nuova danza di cui si occupavano; questo per rendere facile e veloce il recupero di dati importanti qualora il Regno avesse avuto bisogno di coinvolgere artisti aggiuntivi o di terze parti.
La struttura non veniva considerata anche come compagnia teatrale, cosa che in futuro capitò molto spesso nei confronti di altrettante strutture analoghe, inerenti alla preparazione artistica dei danzatori, come ad esempio, l’Accademia dell’Opera di Parigi fondata nel 1669 e basata su stampo teatrale sulle arti di musica e poesia.
Quest’altra struttura non ebbe vita lunga, i suoi associati e il suo ideatore furono colti da problemi lavorativi e finanziari.
Per questo Lully (italiano di nascita, riuscì a farsi una reputazione come danzatore, violinista e compositore), riuscì a determinare lo spostamento del gruppo di artisti formato dalla vecchia organizzazione presso una nuova sede, convincendo il Re e fondando così nel 1672, l’Accademia Reale della Musica e della Danza.
Luogo in cui lavorarono imperterriti grandi danzatori, maestri e coreografi come Beauchamp.
Jean-Baptiste Lully oltre che ballerino fu compositore, colui che dominò l’opera di Parigi dal 1672 fino alla fine dei suoi giorni; durante la sua direzione, le forme di opera e balletto mutarono da puro intrattenimento di Corte in forme accademiche e di arte professionali.
Inizialmente conosciuta come l’Accademia di Musica, prese poi il nome della rinomata Opéra di Parigi, qui è dove Lully monopolizzò largamente il teatro francese, formando presso queste mura una vera compagnia di danzatori esperti, completamente distaccati dall’ambito nobiliare o cortigiano.
In un primo momento erano ammessi solo uomini che adottavano costumi femminili al momento dell’occorrenza.
In questo tempo balletto ed Opera non vengono ancora considerate due forme distinte di rappresentazione, la maggior parte di esse infatti prevedevano, in forme variabili, musica vocale e danza.